Willy Wonka sarebbe fiero di me

C’era una volta Willy Wonka. C’era e c’è. Perché per me Willy Wonka è un mito e non è solo un film di Natale. Per me Willy Wonka è tutto l’anno. Con tutti i rispetti per la rielaborazione di Tim Burton, ma la versione originale con il compianto Gene Wilder, rimane la mia preferita. Il momento in cui i bambini entrano nella fabbrica di cioccolata e lui canta “Pure imagination“, circondato dalla cascata di cioccolato e quel giardino pieno di ogni tipologia di dolciume, giuro, mi lascia ogni volta sbavante come un san bernardo. Se non l’avete visto, vi consiglio di farlo subito, stasera, adesso. Mi raccomando: se avete bambini, teneteli lontano dal televisore. Non ci sono scene violente. Il rischio è che potrebbero leccarlo. Ovviamente, dopo aver visto il film, non puoi trattenerti dal mangiare cioccolata. E qui intervengo io. Ovvio, la cioccolata non si può dire che la faccia io. Non ho nemmeno l’albero di noci fresche. La compro in tavoletta, come tutti. Ma la so temperare. Che parolone. “Temperare”. Che sai fare?!? Il temperaggio è una parola tecnica che vuol dire che il cioccolato sarà croccante e non ti si scioglierà in mano appena dopo averlo preso. Per fare questo, bisogna avere la temperatrice. Certo, non è proprio un aggeggio da casa. Tostapane, frullatore, temperatrice. Decisamente no. Che si fa adesso? Ci si ingegna. Possiamo tranquillamente temperare il cioccolato in un modo semplicissimo: se dobbiamo fare dei cioccolatini dobbiamo fondere solo la metà del cioccolato che ci serve. L’altra metà la aggiungeremo “a crudo” nel cioccolato fuso. Questo abbasserà la temperatura del cioccolato e quando si indurirà rimarrà bello croccante. Tutto chiaro? E non è un caso che fra circa due settimane è San Valentino. E visto che “San Valentino” è = “cioccolato”, un gesto romanticissimo sarebbe regalare dei cioccolatini fatti da noi con le nostre manine e del gusto che piace alla nostra metà. Vi lascio con una citazione memorabile del film:

Qualche sciocchezza di tanto in tanto aiuta l’uomo a vivere d’incanto…