Ragazzi, mi si è ingrandito il plumcake!

Un bizzarro inventore che con il suo raggio laser accidentalmente rimpicciolì i figli ed i loro amici. Mamma, quante volte ho sognato che succedesse davvero! Immaginatevi: essere piccoli, tanto piccoli da non essere né visti né sentiti. E poter fare cose assurde tipo nuotare in una tazza di latte e cereali o mangiare un biscotto gigante (che in realtà sarebbe stato un biscotto di normalissime proporzioni). La scena della formicona la salterei. Quella fa veramente impressione. Rimpicciolimenti a parte, qui parliamo di ingrandimenti. Prendete il plumcake del Mulino Bianco. Quello piccolo, tenero, che sta in una mano. Ecco. Adesso posatelo. Perché noi vogliamo la versione grande. Vogliamo suo padre. Che non è Banderas. Non è nemmeno il pollo o la gallina con cui parla. E’ un impasto che ha lo stesso sapore e profumo ma si taglia a fette. Quindi, abbiamo preso il plumcake piccolino e lo abbiamo ingrandito. Ed insieme alle dimensioni, abbiamo ingrandito anche il sapore. Perché è super buono.

Un altro aspetto positivo di questa ricetta è la rapidità. Potremmo fare un esperimento: cronometratevi. Prendete un orologio e monitorate l’ora in cui iniziate a preparare questo dolce. Poi verificate a che minuto avrete infornato. Se sono passati più di cinque e dico CINQUE minuti, è perché avete controllato Facebook o risposto al telefono. Allora, scommettiamo?